domenica 21 settembre 2014

I due spiriti del crosscountry

Ci sono due modi di fare crosscountry? Secondo me sì! Oggi, purtroppo, si tende a associare qualsiasi cosa si faccia con una front al Xc: leggo spesso sui forum specializzati come qualsiasi mtb front venga classificata come "entry-level da Xc" (questa, per esempio), le semplici passeggiate su sterrate in pianura vengono descritte come "uscite Xc in pianura" e di come molti stradisti si vantino dei mt di dislivello in uscite "crosscountry", salvo poi scendere per lo stesso sentiero percorso a salire.

Secondo me il Crosscountry è molto di più: è salire veloci, anche su strada, magari scattando per superare qualche ciclista in bici da corsa, è fare tanti chilometri e rifiutarsi di prendere la macchina per i trasferimenti, è scendere da qualsiasi sentiero senza limiti, magari a passo d'uomo, ma con la consapevolezza di averlo fatto grazie alle nostre capacità e non grazie ai mm di sospensione della bici, è arrivare alla fine con le braccia più stanche delle gambe, è avere il posteriore che saltella quando si va troppo veloci. Negli ultimi anni anche nei circuiti di Coppa del mondo si è visto un ritorno a circuiti più tecnici, nei quali oltre alla "gamba" per vincere serve anche il "manico".




Forse sono troppo romantico...

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